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martedì 29 novembre 2011

UNA STORIA DI MAFIA

“La Mafia è come il buio: non puoi afferrarla, prenderla e buttarla via. Per eliminarla basta accendere la luce.”

Proprio per accendere la luce a Bologna si è da poco formato un coordinamento degli studenti medi bolognesi di Libera. Un pomeriggio di fine estate, su iniziativa di alcuni ragazzi del Fermi e del Copernico, ci siamo trovati nella sede di Libera (via Riva Reno 75) per organizzare un presidio unito di tutto gli studenti bolognesi,

- Cos’è Libera?
Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale. Nel 2008 è stata inserita dall'Eurispes tra le eccellenze italiane.

- Cos’è il coordinamento?
È un presidio di Libera che si riunisce una volta al mese per coordinare i gruppi e le iniziative delle scuole di Bologna

Da qui è nata l’idea di formare un gruppo di Libera al Minghetti per informare la nostra scuola su questa associazione.
I progetti che ci proponiamo di portare avanti prevedono:
- Incontri di formazione (eventualmente anche con la partecipazione di esterni) al pomeriggio nel nostro gruppo scolastico. 
- Informazione sulle mafie durante le assemblee studentesche.
- Organizzazione di eventi aperti alla cittadinanza gestiti a livello di presidio interscolastico.

Il primo evento proposto dal coordinamento è stato un incontro con Davide Mattiello, referente per la formazione di Libera, venerdì 14 alle 16 al Copernico, ecco un piccolo resoconto:

Venerdì 14 ottobre noi del Coordinamento degli Studenti Medi Bolognesi di Libera ci siamo riuniti per il nostro terzo incontro al liceo scientifico Copernico. Ad accoglierci c'erano la docente universitaria Presidente di Libera Formazione Stefania Pellegrini, il referente di Libera Informazione Simone Marchesini e direttamente da Torino Davide Mattiello. E' già da diversi anni che quest'uomo pieno di energia e forza di volontà gira per le scuole d'Italia per coinvolgerci tutti nella lotta contro la mafia. Lotta alla quale "non basta partecipare, ma che bisogna vincere".  Non ci possiamo accontentare di un pareggio, molta gente muore in questa battaglia e non possiamo vanificare il sacrificio di queste persone solo contrastando il sistema mafioso: dobbiamo sconfiggerlo. Ma come? Ecco la domanda che Mattiello ci ha posto. Restare uniti, pulire lo stato, pulire noi stessi le opinioni emerse da noi studenti, e Mattiello ha focalizzato proprio l'ultimo punto. La mentalità mafiosa è radicata in ognuno di noi, da noi quindi deve partire il cambiamento. Da non sottovalutare la "seduttività mafiosa": l'uomo d'onore, colui che non deve chiedere mai e che non guarda in faccia a nessuno, sono tutti elementi di una visione distorta e pericolosa dello squallido mondo mafioso, dove l'unico codice d'onore esistente è la primitiva e bestiale legge del più forte. Come riflessione finale Mattiello ha sottolineato il valore del rapporto umano all'interno di un movimento. Pino Maniaci, Margherita Asta e tutti quelli che ogni giorno pagano il prezzo delle loro scelte (sì il prezzo. Dovrebbero essere scelte ovvie in una normale società, eppure qua da noi "si paga il prezzo")  non devono rimanere soli su di un palco, ma vanno sostenuti come nostri amici e non solo stimati da lontano come simboli. E dunque, come i partigiani hanno potuto dire "Noi abbiamo sconfitto il fascismo e ora vi raccontiamo come abbiamo fatto", noi faremo di tutto per poter dire un giorno "Noi abbiamo sconfitto la mafia e ora vi raccontiamo come abbiamo fatto".
Presidio di Libera del Liceo Minghetti

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